Continua il nostro viaggio nel mondo delle favole, questa fiaba ci porta in Oriente, più precisamente in Cina..
Venite a leggerla insieme a noi...C’era una volta un puledrino che viveva in una stalla tra le montagne con la sua mamma. Siccome era giovane ed inesperto, non si allontanava mai e seguiva la mamma ovunque andasse.
Un giorno la madre decise di mettere alla prova il suo cucciolo, mandandolo da solo al mulino a consegnare un sacco di farina. Il puledrino, felice per l’incarico, partì al galoppo, ma dopo un po’ giunse alla sponda di un fiume e si fermò, incerto sul da farsi.
Vide un bue che pascolava sull’altra sponda e gli chiese se fosse sicuro attraversare il corso d'acqua. Il bue lo tranquillizzò, aveva attraversato lui stesso il fiume e non correva alcun pericolo perché l’acqua era bassa.
Rassicurato dal bue, il puledro si avvicinò alla riva per guadare il torrente, ma venne fermato da uno scoiattolo che gli intimò di non farlo perché sarebbe morto annegato, come era successo ad un suo amico qualche giorno prima.
Confuso, il puledrino decise di rinunciare e tornò dalla mamma per chiederle consiglio. La madre ascoltò il suo racconto e gli spiegò che doveva imparare a ragionare con la propria testa, senza farsi influenzare troppo dal parere degli altri.
Era logico che per il bue, grande e grosso, non ci fosse alcun problema ad attraversare il fiume, ma che, invece, l’acqua fosse troppo alta per il piccolo scoiattolo.
Ascoltate le parole della madre, il cavallino tornò al torrente e lo guadò, scoprendo che l’acqua non era così bassa come gli aveva detto il bue, ma neanche così alta come sosteneva lo scoiattolo.
E da quel giorno imparò ad ascoltare il consiglio di tutti, ma a decidere con la propria testa.
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