Un week-end romano, un pomeriggio d'estate, una lunga fila sotto al sole, tra turisti da tutto il mondo, per incontrare Frida...
L'attesa è di circa 1 ora, poi, finalmente, si entra...si sale la scalinata e ti appare Lei...Fa caldo, ma quello sguardo ti fa venire la pelle d'oca, ti rapisce e senti che non vorresti più andartene.
"Dipingo me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio"
Le sale sono dipinte di rosso e arancio e la tua mente vola in Messico, riesci quasi a sentirne i profumi e gli odori.
Un viaggio nel mondo di Frida, un viaggio attraverso l'amore, quello profondo e burrascoso e il dolore, fisico e mentale. Ma anche nell'arte precolombiana, nella simbologia azteca e nella rivoluzione politica messicana.
"L'amore? Non so. Se include tutto, anche le contraddizioni e i superamenti di se stessi, le aberrazioni e l'indicibile, allora sì, vada per l'amore. Altrimenti, no."
"Sono molto preoccupata per la mia pittura. Soprattutto voglio trasformarla in qualcosa di utile per il movimento rivoluzionario comunista, dato che finora ho dipinto solo lʹespressione onesta di me stessa, ben lontana dallʹusare la mia pittura per servire il partito. Devo lottare con tutte le mie energie affinché quel poco di positivo che la salute mi consente di fare sia nella direzione di contribuire alla rivoluzione. La sola vera ragione per vivere".
Un percorso emozionante, impreziosito da alcuni quadri del marito, Diego Rivera, e dagli stupendi scatti di Nickolas Muray. E per concludere, ritornando alla realtà, una spettacolare vista sulla città di Roma.
"Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice, fintanto che potrò dipingere"
Frida, conoscerti è stato meraviglioso, la speranza è di incontrarti ancora, questa volta a Genova.
"Dipingo me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio"
Le sale sono dipinte di rosso e arancio e la tua mente vola in Messico, riesci quasi a sentirne i profumi e gli odori.
Un viaggio nel mondo di Frida, un viaggio attraverso l'amore, quello profondo e burrascoso e il dolore, fisico e mentale. Ma anche nell'arte precolombiana, nella simbologia azteca e nella rivoluzione politica messicana.
"L'amore? Non so. Se include tutto, anche le contraddizioni e i superamenti di se stessi, le aberrazioni e l'indicibile, allora sì, vada per l'amore. Altrimenti, no."
"Sono molto preoccupata per la mia pittura. Soprattutto voglio trasformarla in qualcosa di utile per il movimento rivoluzionario comunista, dato che finora ho dipinto solo lʹespressione onesta di me stessa, ben lontana dallʹusare la mia pittura per servire il partito. Devo lottare con tutte le mie energie affinché quel poco di positivo che la salute mi consente di fare sia nella direzione di contribuire alla rivoluzione. La sola vera ragione per vivere".
Un percorso emozionante, impreziosito da alcuni quadri del marito, Diego Rivera, e dagli stupendi scatti di Nickolas Muray. E per concludere, ritornando alla realtà, una spettacolare vista sulla città di Roma.
"Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice, fintanto che potrò dipingere"
Frida, conoscerti è stato meraviglioso, la speranza è di incontrarti ancora, questa volta a Genova.
Foto dal sito ufficiale della mostra: http://www.scuderiequirinale.it/categorie/mostra-frida-kahlo
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