La Pasqua è alle porte e non c’è niente di meglio che una bella favola a tema per allietare i più piccoli. Il protagonista è il coniglietto pasquale, che con il suo cesto pieno di fiori e uova colorate è uno dei simboli di questa festa, nonché della Primavera. Scopriamo le origini di questa tradizione attraverso una fiaba che arriva dal Nord Europa...
Tanto tempo fa i bimbi aspettavano con ansia l’arrivo della Primavera, ma l’Inverno sembrava non finire mai. Tutti i giorni andavano nel bosco a cercarla e non trovandone traccia, tornavano tristi a casa; finché un giorno, scoraggiati, decisero di arrendersi: “È inutile venire nel bosco, meglio starsene a casa, tanto quest’anno la Primavera non arriverà”.
Poche settimane dopo la Primavera fece finalmente capolino, e i boschi iniziarono a riempirsi di foglie, fiori e uccellini indaffarati a costruire i propri nidi. Tutti però sentivano la mancanza dei bambini. “Dove sono finiti i bimbi?”, chiese la Primavera, “Vengono sempre qui a giocare. Forse quest’anno non si sono accorti del mio arrivo. Qualcuno dovrà andare ad avvisarli, come faremo senza di loro?”.
Gli abitanti del bosco si riunirono per decidere chi di loro sarebbe andato ad avvertire i bambini. Alla fine tutti votarono per il coniglio, un animale timido, ma molto amato dai bimbi.
Per far capire ai piccoli che la Primavera era ormai arrivata, gli animali raccolsero foglie e fiori e li sistemarono in un cesto; infine ogni uccellino donò un uovo, e ce n’erano di tutti i colori: blu, marrone, giallo e persino a fantasia!
Quella notte il coniglio si recò al villaggio e sistemò davanti alla casa di ogni bambino una manciata di erba e di foglie, qualche fiore e un uovo colorato.
Al loro risveglio, i bimbi trovarono i doni del coniglio e capirono subito il messaggio: “La Primavera è arrivata! La Primavera è arrivata! Il buon coniglio è venuto ad avvisarci!”.
Finalmente i bimbi tornarono a giocare nei boschi, tra alberi, prati e fiori profumati, e ad allietare gli animali con la loro allegria.
Poche settimane dopo la Primavera fece finalmente capolino, e i boschi iniziarono a riempirsi di foglie, fiori e uccellini indaffarati a costruire i propri nidi. Tutti però sentivano la mancanza dei bambini. “Dove sono finiti i bimbi?”, chiese la Primavera, “Vengono sempre qui a giocare. Forse quest’anno non si sono accorti del mio arrivo. Qualcuno dovrà andare ad avvisarli, come faremo senza di loro?”.
Gli abitanti del bosco si riunirono per decidere chi di loro sarebbe andato ad avvertire i bambini. Alla fine tutti votarono per il coniglio, un animale timido, ma molto amato dai bimbi.
Per far capire ai piccoli che la Primavera era ormai arrivata, gli animali raccolsero foglie e fiori e li sistemarono in un cesto; infine ogni uccellino donò un uovo, e ce n’erano di tutti i colori: blu, marrone, giallo e persino a fantasia!
Quella notte il coniglio si recò al villaggio e sistemò davanti alla casa di ogni bambino una manciata di erba e di foglie, qualche fiore e un uovo colorato.
Al loro risveglio, i bimbi trovarono i doni del coniglio e capirono subito il messaggio: “La Primavera è arrivata! La Primavera è arrivata! Il buon coniglio è venuto ad avvisarci!”.
Finalmente i bimbi tornarono a giocare nei boschi, tra alberi, prati e fiori profumati, e ad allietare gli animali con la loro allegria.

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